Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

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Proiezione docu-film “L’estate di Gino” di Fabio Martina

Martedì 8 ottobre 2019 ore 18,00 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano

Rai Sardegna in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, Fondazione Sardegna Film Commission

vi invita alla proiezione di

L’estate di Gino
un docu-film di
Fabio Martina

Sarà presente
Don Gino Rigoldi

Intervengono
Pierluigi Farci Direttore del Carcere di Massama
don Gabriele Cossu Cappellano del Carcere di Massama
Giovanni Maria Dettori Direttore RAI Sardegna
Fabio Martina Regista

L Estate Di Gino – A Milano, Don Gino Rigoldi è conosciuto e stimato da tutti, indipendentemente dal ceto sociale d’appartenenza è un punto di riferimento per la Milano della solidarietà. Il suo volto è noto in televisione, dove interviene spesso per offrire la sua opinione su tematiche sociali, educative, legate a questioni emblematiche della contemporaneità – aveva seguito come educatore il caso di Erica e Omar. Da sempre Don Gino, 79 anni, è il cappellano del carcere Beccaria, Istituto di Detenzione Minorile di Milano, attività che esercita con dedizione, perseguendo un progetto educativo di recupero sociale dei giovani detenuti.
Don Gino si dedica agli “ultimi” anche nella sua vita privata. Abita in una cascina fuori città con quelli che chiama i “suoi figli”, ragazzi per la maggior parte stranieri che sono finiti in carcere per piccoli reati: furto, spaccio, rapina, e che Don Gino ha con sé sotto la sua tutela. Crede fermamente che queste persone non siano veri “delinquenti” e che in realtà non abbiano mai avuto un vero padre, un punto di riferimento. E così si presta ad accoglierli a braccia aperte, offrendo loro una casa dopo l’esperienza del carcere,impegnandosi a procurare loro un lavoro, quando è necessario anche del denaro, e certamente la cosa di cui hanno più bisogno: l’Amore. È da qui che ha inizio il nostro documentario: dall’impegno del carcere a Milano e dalla fatica della lotta per affermare i principi, i diritti e le possibilità di una vita migliore per i protagonisti. La città, l’istituto di detenzione, la cascina in cui abitano tutti insieme sono i luoghi che simboleggiano i problemi, le preoccupazioni, le questioni quotidiane da dirimere per intraprendere un cammino certo: la ricerca del lavoro, la necessità degli affetti, le scelte importanti per il proprio futuro.
Il docufilm “L’estate di Don Gino” racconta l’estate trascorsa da Don Gino con i suoi “figli”, i quali considerano Don Gino il “padre” affettivo e normativo che non hanno mai avuto. Gino è consapevole dei loro “bisogni” e li segue come una guida non solo nella quotidianità cittadina. Li porta, infatti, con sé in vacanza, in Sardegna, ospiti nella casa di un amico.
Qui nella splendida cornice dell’isola mediterranea, passano giornate spensierate, al mare e in montagna, a giocare a pallone, a nuotare, a camminare, a chiacchierare; tra uno scherzo, una risata, una discussione animata, conosciamo questi ragazzi – provenienti da tutte le parti del mondo, rappresentanti di una società italiana multietnica profondamente mutata – che ci racconteranno ciò che è stato e quello che sarà della loro vita, facendo emergere il rimorso per gli errori commessi e il desiderio di ricominciare, di riscattarsi, di espiare per poter essere finalmente liberi.

Fabio Martina – Brindisino da parte di padre e di madre, autore di documentari e di film di fiction, Fabio Martina, dopo una laurea in filosofia, la frequentazione della Scuola del Cinema di Milano e una lunga collaborazione con l’azienda Rai nell’area regia, firma e produce
audiovisivi nella Milano vibrante dei primi anni del 2000. I suoi lavori trattano di temi sociali, etici e filosofici e mettono in discussione i cliché e gli stereotipi della società moderna. Del suo primo film, ha scritto così il critico Grossini del Corriere della Sera: “A due calci dal paradiso”, piccolo cult. Insegna cinema
all’Università degli Studi di Milano. Nell’autunno del 2017, esce nelle sale cinematografiche il suo primo lungometraggio di finzione dal titolo “L’assoluto Presente”, prodotto da Circonvalla Film con il sostegno di Fondazione Cariplo, distribuito nei cinema da Scrittoio.

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