Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

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L'anarchico di Barrali

L’anarchico di Barrali (quasi) 100 anni di storia per l’anarchia: Biografia di Tomaso Serra

L'anarchico di Barrali

L’anarchico di Barrali

Venerdì 16 settembre 2016 ore 17,30 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
S’arkiviu-bibrioteka “T. Serra” – Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano – Biblioteca Gramsciana – Nur s.n.c vi invitano alla presentazione del libro
L’anarchico di Barrali (quasi) 100 anni di storia per l’anarchia: Biografia di Tomaso Serra, detto Il Barba, Juan Fernandez, Pinna Joseph, Tomy Casella… (1900 – 1985) di Costantino Cavalleri (Editziones S’arkiviu-bibrioteka “T. Serra” – Guasila)

Programma
Saluti: Marcello Marras
Presentazione del volume con l’autore
Coordina Giuseppe Manias

Proiezione del film
L’anarchico Tomaso Serra. Appunti per un film documentario di Massimo Lunardelli

Costantino Cavalleri e “S’arkiviu-bibrioteka “T. Serra”
Originario di Orroli (Nuoro), Costantino Cavalleri opera principalmente a Guasila (Cagliari) nella biblioteca “S’arkiviu-bibrioteka “T. Serra”, intitolata all’anarchico di Barrali (Cagliari) che combatté nella guerra di Spagna: Tomaso Serra. L’idea de S’arkiviu-bibrioteka “T. Serra” venne concepita e socializzata verso la fine degli anni ‘70, e nel 1981 era di già realizzata. Pur originata da colui che nel tempo è poi stato il fondamentale animatore e gestore, venne socializzata nell’ambito di quella esperienza pluriforme che è stata la Collettività Anarchica di Solidarietà, fondata a Barrali a partire dai primi anni ‘60 dal militante anarchico Tomaso Serra, e trovò in quest’ultimo un valido sostenitore. Essa consisteva nel creare uno spazio, stabile nel tempo, che fungesse vuoi come centro di raccolta della memoria e del materiale documentario del movimento anarchico sardo, vuoi come punto di riferimento stabile e credibile non soltanto per i militanti libertari ed antiautoritari ma anche per i ceti del mondo subalterno isolano. Ai due fondi bibliotecari ed archivistici originari (quello del gestore, e quello di Tomaso Serra, quest’ultimo dichiarato, dopo il suo decesso avvenuto nel 1985, di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza Archivistica per la Sardegna) si sono così aggiunti (per donazione volontaria) diversi altri fondi personali di noti e meno noti anarchici sardi (Pietrino Arixi, di Villasor; Giovanni Tolu, di Sassari; ecc.) e si è raccolto il materiale di diverse situazioni del variegato movimento anarchico operante nell’isola (Macomer, Ovodha, Aritzo-Belvì, ecc.) fin dai tempi della costituzione di quella che allora si denominava Arkiviu-bibrioteka de kurtura populari (fu dopo la scomparsa di Tomaso Serra che la struttura venne a lui intestata). Il costante acquisto delle novità librarie, dei periodici, di biblioteche personali di militanti spesso sconosciuti ma anche noti a livello internazionale per lo spessore culturale (Alfredo M. Bonanno, ad es.), si è manifestato essere la politica di fondo che in un solo quarto di secolo ha potuto dar vita alla struttura attuale, senza dubbio unica in Sardegna, e che si proietta a livello internazionale come uno dei centri più significativi di documentazione (non facilmente reperibile) sulla storia dei movimenti anarchici e libertari, operai, rivoluzionari con una particolare attenzione anche a quelle che gli antropologi culturali definiscono culture subalterne. Il recente ingresso nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN), con l’adesione al Polo Sardegna sotto la Guida della R.A.S., ha aperto la strada oltre che alla alorizzazione della struttura e del materiale posseduto, all’inizio almeno della catalogazione delle monografie (son poco meno di 9 mila quelle ad oggi effettuate su di un patrimonio presumibile di 13-15 volumi, inclusi gli opuscoli), dei periodici e Numeri Unici (l’emeroteca consta di circa 2 mila testate), e della loro definitiva sistemazione per una più razionale ed immediata rintracciabilità più consona alle richieste dell’utenza. Rimane da “scoprire”, catalogare e sistemare per renderlo fruibile all’utenza, l’immenso materiale grigio posseduto, la collezione di manifesti, volantini, da-tze-bao (spesso olografi), ed infine i fondi archivistici personali; ma si è sulla strada giusta … Meta di militanti ma soprattutto di laureandi, studiosi, ricercatori in discipline politiche e sociali, e dei movimenti rivoluzionari, l’Arkiviu-bibrioteka “T. Serra” non si è mai, però, voluta cristallizzare in struttura museale, semplicemente, ma al servizio bibliotecario ha da sempre affiancato la produzione creativa di testi, la riproposizione di materiali spesso inediti da decenni e non più rintracciabili nel circuito commerciale, e l’editoria di opere di autori contemporanei appartenenti alle culture subalterne, isolane e non (il catalogo delle edizioni tuttora disponibili sarà pronto a breve, per eventuali richieste. Tra l’altro è in progetto una proposta alle biblioteche sarde, per un “blocco” editoriale particolarmente vantaggioso grazie a consistenti sconti sul prezzo di copertina). La gestione della struttura è ora in mani della omonima associazione culturale, e per il sostegno finanziario si basa sui contributi dei soci, dei simpatizzanti, dei sostenitori, nonché di contributi Regionali (per l’incremento del materiale bibliotecario e delle strutture connesse all’erogazione del servizio agli utenti), di contributi Ministeriali (per la catalogazione delle monografie e per strumenti informatici necessari), ed in buona parte del costante contributo e dell’opera del suo ideatore e principale sostenitore (nonché uno de gestori attuali) Costantino Cavalleri. Infine, grazie ancora all’intervento della RAS, si è iniziata la catalogazione (in SBN) dei periodici e Numeri unici, e si aprono concrete prospettive per proseguire nel lavoro di scoperta e valorizzazione del restante materiale posseduto.