Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

Dal 1967 aperti al territorio come spazio in cui la cultura è per tutti e ognuno partecipa a creare cultura tramite l’incontro con gli altri.

Seguici su
A fuoco spento

A fuoco spento

A fuoco spento

A fuoco spento

Venerdì 18 novembre 2016 ore 18,00 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano e Libreria Mondadori Oristano
presentano il libro
A fuoco spento di Gino Camboni (edes)
Introduce la serata
Marcello Marras
Dialoga con l’autore
Martina Careddu

Il libro – “A fuoco spento”, l’ultimo lavoro di Gino Camboni, è un’esortazione a riflettere, come già in altri suoi romanzi, sulle contraddizioni dell’animo umano, sulle sue difficoltà ad evolversi.
È un tema che gli è caro e che ora ripropone con una nuova storia dove s’intrecciano, con più vicende, episodi realmente accaduti, personaggi e luoghi veri, fusi assieme ad altri che sono solo frutto di fantasia.
Filo conduttore del percorso narrativo è la storia di Stefano ed Emma, anziani coniugi di Gardo, paese immaginario e difficile dell’entroterra sardo, che, delusi e amareggiati per il “prevalere del peggio nella comunità dove vivono, con invidie, rancori, arroganze, balentìe negative, complicità che alimentano il cancro della corruzione, delle clientele”, abbandonano l’isola alla ricerca di una realtà più positiva, rispettosa di valori e regole di una società civile.
La scelta ricade su Chiusola, borgo montano dell’alta Val di Vara, che nell’ultima guerra si salvò dalla furia nazista grazie al sacrificio di un giovane sardo-ligure.
Nel borgo la vita scorre serena per qualche anno. Poi qualcosa succede… Un evento lontano riemerge con una cassetta di lingotti d’oro portata via da un’auto militare tedesca, una Kübelwagen, assaltata da partigiani. Quei lingotti segnano il destino di più persone, di una famiglia amica e coinvolgono Stefano ed Emma, che intanto prendono coscienza che neppure la sponda ligure è esente da vecchi e nuovi mali, da contraddizioni non diverse da quelle che li hanno spinti lontano da Gardo. Si fa strada così, soprattutto in Stefano, ma col parere condiviso di Emma, una nuova scelta, seguendo “quel pericoloso e indegno amore di sé – come avverte Claudio Magris- che c’è nella nostalgia, nel desiderio di ritorno e che rende schiavi, come ogni amore di se stessi”.

Gino Camboni, nato nel ’43 da padre sardo e madre sabina, è autore di molti lavori dedicati alla natura, alla storia, all’archeologia, alle tradizioni, della Sardegna.
Ha riscosso lodevoli consensi con i romanzi “Il continentale”, “Amore e dèmoni a Uralè”, “L’onda dell’eco”, “Come ombre dal fiume”, cui ora fa seguito “A fuoco spento”. Ha ottenuto, nel corrente mese di novembre, nella IX edizione del Premio “Mario Tobino” di Vezzano Ligure, un “premio speciale della Giuria per la narrativa” col racconto inedito “La pietra della notte”.