30 Nov Appunti per un film – Dal sopralluogo alla storia
Cari amici,
Il Centro Servizi Culturali vi propone il laboratorio audiovisivo Appunti per un film – Dal sopralluogo alla storia a cura di Giuseppe Casu. Il laboratorio si terrà nei locali del Centro Servizi Culturali il 17, 18 e 19 novembre dalle 16
L’esplorazione degli spazi e degli ambienti umani all’origine del progetto cinematografico. Un viaggio / laboratorio tra le motivazioni, la curiosità, l’ignoranza e la scoperta, l’immaginazione stimolati dall’ambiente (umano) intorno a noi.
Per partecipare è necessario essere iscritti al Centro e prenotarsi mediante mail all’indirizzo mediateca@centroserviziculturali.it.
Saranno ammessi un massimo di 12 partecipanti (scelti in base all’ordine cronologico di iscrizione).
Materiale richiesto:
– blocchetto appunti maneggevole e piacevole alla scrittura
– la penna preferita
– un qualunque apparecchio fotografico digitale (cellulare, compatta, i-phone …)
– relativo cavetto USB per riversare facilmente su computer
Per info: tel. 0783211656.
Giuseppe Casu è nato a Cagliari il 3 marzo 1968. Dopo aver preso la maturità classica e si è laureato in Fisica nel 1993. In Francia ha insegnato astronomia ai bambini, a Firenze ha studiato regia e guardava e discuteva film coi detenuti delle carceri toscane; a Roma si è, poi, diplomato in montaggio all’Istituto Rossellini. Per quattro mesi all’anno lavora al Ministero dei Beni Culturali, dove si è “ritagliato” un’attività di filmmaker sulle attività di restauro. Il suo video sul restauro del Cretto di Burri è stato selezionato al Festival di Rovereto 2010, il documentario “Senza Ferro” è stato selezionato al XV Festival SIEFF del Film Etnografico di Nuoro 2010 ed il film L’amore e la follia è stato selezionato al Torino Film Festival 2012.
Andiamo alla ricerca della realtà che ci attrae.
Durante il sopralluogo lo sguardo e l’ascolto si concentrano su una traccia, o su una forma, un suono o una voce,
una persona o un gruppo di persone…
L’immaginazione può spaziare in libertà, lasciarsi andare, e allora
accadono piccoli fatti, incontri curiosi, riemergono sensazioni,
che diventano intuizioni… e ciò che era piacevolmente vago e nebuloso
può diventare concreto: l’embrione di una storia da raccontare.