Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

Dal 1967 aperti al territorio come spazio in cui la cultura è per tutti e ognuno partecipa a creare cultura tramite l’incontro con gli altri.

Seguici su

“Psicosi delle 4 e 48” Sarah Kane di e con Sara Giglio

Psicosi delle 43 e 48 – Sarah Kane

Venerdì 19 febbraio 2016, alle ore 18,00, il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano ha organizzato il monologo “Psicosi delle 4 e 48” Sarah Kane di e con Sara Giglio.

Al monologo ha fatto seguito l’intervento curato da Maria Francesca Meloni (psicologa e psicoterapeuta)

Psicosi delle 4.48 è un monologo, l’ultimo scritto da Sarah Kane ed è considerato il suo testamento spirituale perché dopo aver consegnato il testo al suo agente, il 20 febbraio del 1999, all’età di 28 anni decide di suicidarsi.
“Sto scrivendo un dramma dal titolo Psicosi delle 4 e 48. Parla di un crollo psicotico e di quello che succede nella mente di una persona quando cadono le barriere che dividono la realtà dall’immaginazione, quando non si ha più la capacità di distinguere la vita onirica da quella reale e di comprendere dove finisce il proprio io e inizia il mondo” . L’orario del titolo si riferisce all’ora in cui è stato statisticamente rilevato un aumento di pensieri suicidi.
Il dramma è un monologo poetico attraversato da momenti di intenso lirismo e amara ironia, in cui una voce, delle voci narrano la “cronica sanità dell’insano” , il dolore per il mancato incontro con l’altro, della perdita di sé, dell’amore che restituisce e toglie senso, salva e uccide.
Per Sarah la tragedia è la circostanza in cui scrittore, attore e pubblico “scendono in un inferno immaginario per evitare quello vero”. Si sentiva “responsabile solo nei confronti della verità, per quanto sgradevole possa essere” e sosteneva che “Il lavoro dell’artista consiste nel porre domande, mentre quello del politico è di far finta di conoscere le risposte”.
“Ho scritto sempre e solo per sfuggire all’inferno, e non ha mai funzionato; tuttavia quando ti siedi a guardare qualcosa e ti ritrovi a pensare che sia la migliore espressione possibile di quell’inferno, allora in quel momento, scopri che forse ne valeva la pena.” Sarah Kane
Sara Giglio, attrice, regista, così è (se vi pare).
Nasce ad Oristano l’8 gennaio 1973, lo stesso identico giorno e mese in cui nacquero David Bowie ed Elvis Presley; una data un destino, ma incompiuto, forse a causa del diverso ascendente zodiacale.
Frequenta con entusiasmo e dedizione economica vari laboratori e seminari, convinta che contribuiranno in modo significativo alla sua formazione professionale e umana.
Hanno nutrito la sua passione per il teatro, la musica, la danza, la poesia e l’arte gli incontri con:  Michael Margotta, Babilonia Teatri, Roberto Dani, Roberto Rustioni, Claudia Castellucci, Susanne Martinet, Leo Muscato, Daniele Ledda, Tamara Bartolini, Paolo Angioni, Giampietro Orrù, Emmanuel Gallot-Lavallèe, Carola Orro.
Si è persa e ritrovata nei seguenti progetti e spettacoli:
“Psicosi delle 4 e 48” Sarah Kane di e con Sara Giglio.
“Dov’è il confine tra il blu e il verde” Performance di teatro e danza. Ispirato al testo “Sunset debris” di Ron Silliman. Regia: Sara Giglio. Coreografia: Ivonne Bello. Con Sara Giglio e Ivonne Bello.
“La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, di e con Sara Giglio. Musica originali: Gianluigi Concas.
“Io non so” tratto dalle poesie di Mariangela Gualtieri. Regia Sara Giglio. Coreografia Ivonne Bello. Con Sara Giglio e Ivonne Bello.
“L’Innominabile” di Samuel Beckett. Performance teatrale, di e con Sara Giglio.
“Anna Cappelli” di Annibale Ruccello. Breve pièce teatrale, di e con Sara Giglio.
Ha dato voce alla sua personalità ossessiva nel ciclo di mostre “Isola Mutante – Fathers – Fear – Faith ” a cura di Askosarte, esponendo le seguenti opere: “In_comunione con il padre. Riduzione ai minimi termini” installazione e traccia audio  -“Alessitimia” installazione e traccia audio  – “Menstruum” video. Ha improvvisato il ruolo della straniera nel progetto  “Appunti da un sogno” a cura di Alessandro Melis e Norma Trogu con la grazia dei pazienti del Centro di Salute Mentale di Oristano.
Ha accompagnato la realizzazione di “Incursioni urbane – Progetto Fregolab” a cura di Riverrun Teatro di Cagliari.
Ha egregiamente interpretato un cane, recitato, letto per i bambini negli spettacoli “La Jana Mariedda” e “Vogliamo fiabe nuove” a cura del Ferro Dorato di Oristano, regia Silvia Arca e Carola Orro.
Ha mosso i suoi primi passi nei reading: “Alda Merini” e “I monologhi della vagina” di Eve Ensler curati da Sabrina Sanna.