07 Dic Seminario “Cinema è empatia Percorsi nella didattica del cinema e dell’audiovisivo” a cura di Simone Cireddu
Sala Centro Servizi Culturali UNLA – Oristano
Cinema è empatia
Emozioni in movimento
Cinema: spostamenti nello spazio e derive nel tempo, nel buio assoluto di una sala cinematografica, nella penombra di una casa o di un’aula scolastica. Arte umana per vocazione, il cinema riesce a coinvolgere lo spettatore al punto da farlo entrare in totale empatia con le vicende e le esperienze vissute da altri esseri umani. Attraverso le immagini in movimento, il regista cinematografico può riuscire a cambiare la visione del mondo dello spettatore. Ma quali sono i meccanismi che regolano e determinano questo coinvolgimento e stravolgimento emozionale? Come è possibile che questo avvenga? Nell’era digitale, come è cambiata la percezione filmica?
Mercoledì 15 dicembre 2021 ore 17
Sguardi in camera: l’audiovisivo come ambiente educativo
Al di là delle modalità di visione e dei luoghi di fruizione, un film può empaticamente cambiare la visione del mondo dello spettatore. Può divertire, commuovere, incoraggiare, sorprendere, sconvolgere, incuriosire, appassionare, mettere in discussione, destabilizzare e stimolare. Tutte queste caratteristiche e potenzialità sembrano rendere naturale e abbastanza scontato l’utilizzo scolastico dei prodotti audiovisivi. Un film è capace di sollecitare la ricerca di sé e della relazione con l’altro: la visione condivisa e consapevole delle immagini cinematografiche in un’aula scolastica potrebbe essere l’occasione per conoscere e riconoscere empaticamente esperienze e valori. Ma l’efficacia dell’audiovisivo in aula non è scontata. A seconda di come viene presentato e proposto, può deludere e allontanare, anziché avvicinare e coinvolgere. Se proposto come passatempo riempitivo annoia e passivizza. Se proposto con poca cura e attenzione, la sua complessità e ambiguità polisemica diventa pericolosa. Se è proposto unicamente come ricerca di un particolare ed esplicito messaggio che tutti devono cogliere e condividere, perde istantaneamente le sue precipue qualità di apertura e fuggevolezza semantica. Perché un film, ancora prima di essere un testo su qualcosa, è un film, vale a dire una forma di rappresentazione al pari di un romanzo, rispetto al quale è più rara la lettura tematica.
Quali possono essere le modalità e le prassi educative del cinema a scuola? Come poter educare allo sguardo e formare lo sguardo per imparare a guardare (e a gestire) le immagini? Quale è il ruolo svolto dal Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano nei confronti della didattica del cinema a scuola e delle modalità di formazione dello sguardo cinematografico? Il seminario cercherà di rispondere a queste e a altre domande, provando a definire orizzonti ermeneutici di ricerca.
Simone Cireddu è nato a Oristano il 9 marzo del 1974. Storico dell’immagine in movimento e videomaker, si occupa in particolare di avanguardie cinematografiche, sperimentazione audiovisiva e documentari di creazione. Da dieci anni è impegnato nella didattica del cinema negli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.
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